Various Artists - We Will Stay Here - Music for Palestine
e una domanda sulla musica che si faceva già darwin
perché abbiamo iniziato a fare la musica? non è una mia domanda, ma il titolo di un articolo del post su uno studio che ha provato a tracciare l’origine del perché continuo a stare in fissa con poland di lil yachty produciamo e apprezziamo melodie: una delle capacità umane “più misteriose”, per dirla con le parole di charles darwin, che si arrovellava sulla questione già nel 1871.
comparando lingue e musica popolare di varie culture nel mondo, dalla ricerca è venuto fuori che quasi tutte le canzoni analizzate avevano una struttura più prevedibile, un ritmo più lento e melodie più acute del parlato. forse perché - e qui arriviamo al punto - serviva uno strumento comune per sincronizzarsi e sintonizzarsi più facilmente con l’altro: una tecnica che poteva tornare utile nel corteggiamento o per fomentarsi insieme prima di una battaglia.
secondo quest’ipotesi, la musica è venuta fuori per rafforzare i legami sociali di una comunità e migliorare la coesione di un gruppo. nasce, in sostanza, come un atto collettivo.
mercoledì 5 giugno 2024, poco più di 150 anni dopo le domande sull’origine della musica che già si faceva charles darwin, l’etichetta torinese love boat records organizza in occasione della sua ultima uscita un listening party su bandcamp. il disco in questione è “we will stay here - music for palestine”: 14 canzoni per la giustizia e la libertà della palestina.
la raccolta non si trova sulle piattaforme di streaming perché per ascoltarla tutta va acquistata, in formato digitale o su cassetta. il ricavato dell’album e del merch va alla charity britannica medical aid for palestinians.
sui motivi per cui vale davvero la pena (acquistare e) approfondire questa compilation, rimando alla recensione di carlo bordone su sentireascoltare. aggiungo solo un breve appunto, molto poco tecnico: ascoltare uno dopo l’altro una serie di artiste e artisti del calibro di 3phaz e sara persico, bono/burattini, cosmo e bawrut trasformare una terribile realtà in un’ora di elettronica intensa, ma anche raccolta e a tratti liberatoria, giuro fa venire la pelle d’oca.
perché abbiamo iniziato a fare la musica? non è una mia domanda, ma ho una specie di risposta: ci si vede il 5 giugno su bandcamp. stop.
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