foto: “outlines ep” degli yakul via bandcamp
ai fan piace anche è più o meno la versione boomer dell’algoritmo di spotify e compagni. esatto, un consiglio. funziona così: suggerisco degli artisti emergenti che mi piacciono e li affianco ad artisti meno emergenti che mi piacciono. stop.
prima di iniziare, una bella notizia.
il podcast friday è uno dei miei ascolti abituali. ogni settimana, francesco negri, andrea firrincieli e marco firrincieli selezionano i dischi più chiacchierati del momento con un formula perfetta per chi, oltre alla musica, è anche appassionato di giornalismo musicale. l’idea è semplice e molto carina: si parte dagli album di cui si è scritto di più sui magazine italiani e internazionali, si leggono stralci di recensioni, si commenta il tutto con leggerezza e tanta competenza.
ma torniamo alla bella notizia: da oggi la redazione di
farà incursioni imprevedibili nello spazio di ai fan piace anche, selezionando uno dei tre artisti emergenti della rubrica in una sezione dedicata che non poteva che chiamarsi a friday piace anche.intanto, mentre il podcast è in modalità pausa estiva, mi sono segnato per agosto un po’ di compiti per le vacanze. tipo ascoltare il super recap sui grandi dischi usciti nella prima metà del 2023. un’ottima occasione per recuperare quegli album di cui hanno parlato tutti ma proprio tutti solo che quella settimana ho finito tardi a lavoro, ho provato a ricominciare a correre, mi sono fissato per giorni su quel disco incredibile in giapponese pubblicato nel ‘71 da jean kluger e daniel bangalter (papà di quel robot là, quello con il casco d’oro), ho rivisto un mio amico che era andato un anno in asia, il cane dei vicini s’è mangiato il quaderno con la versione di latino, insomma professò non ho studiato. stop.
ai fan piace anche/6
sono convinto che gli yakul farebbero un figurone nel nuovo roster della blue note records, ma anche in quello della brainfeeder. o in uno split album con tom misch. o in una sessione live del brownswood basement. insomma, sono convinto che dove li metti li metti gli yakul farebbero un figurone. punti bonus anche per il riferimento nel nome a princess mononoke e la grafica pazzesca del nuovo ep.
capisci che è il tuo giorno fortunato quando scopri che le melonyx non sono una rock band fascista da 68esimo esecutivo della repubblica italiana, ma un dolcissimo e suadente duo soul di nottingham che scioglie con garbo le melodie di amaria e delle ibeyi nei grandi classici di erykah badu e lauryn hill.
a friday piace anche
milano > belgio > nepal e ritorno per marta del grandi, che dei suoi studi jazz ha conservato voce cristallina e perizia tecnica, dei suoi viaggi un approccio contaminato al pop che unisce sintetizzatori, armonie vocali e chitarre fingerpicked. mata hari, che anticipa il suo secondo album solista, ha la grazia indecifrabile di cate le bon e aldous harding.
telegrammy è grandi dischi raccontati con testi piccolissimi. musica e parole selezionate con cura. telegrammy non è sui social. se sei qui è grazie (ai tuoi gusti musicali pazzeschi e) al passaparola. per inviare i telegrammy a chi vuoi bene inoltra questa mail o manda questo link. stop.