screenshot dal video di starbuster live per bbc 6 music
telegatty è grandi videoclip e testi piccolissimi. il gran premio galà della tv di youtube assegnato da telegrammy. ogni riferimento a statuette feline e concorsi anni ottanta è puramente casuale.
“con ogni vostro disco nuovo è come se apriste una porta verso una nuova stanza (…)
in quest’ultimo album sembra che di porte ne apriate almeno due o tre”
(steve lamacq - intervista ai fontaines d.c. su bbc radio 6 music)
se telegatty fosse un concorso vero con tanto di trofeo - che ne so, una statuetta d’oro a forma di felino l’hanno già fatta? - e fossi costretto a scegliere un solo nome a cui assegnare l’ambito premio galà di youtube di telegrammy, ora come ora dentro la busta vincente del 2024 ci sarebbe un cartoncino con su scritto “aube perrie”.
la clip di starbuster del regista francese per i fontaines d.c. meriterebbe un paio di episodi a parte della newsletter per la quantità di porte che apre, per dirla alla lamacq. come il momento in cui grian chatten, frontman della band e protagonista della storia, si ritrova nel dietro le quinte di un video di jade thirlwall, come si intuisce da un cameo della cantante delle little mix. il video in questione, sempre di aube perrie, è uscito lo scorso 19 luglio e a sua volta include la stessa scena con chatten, vista da un’altra prospettiva.
screenshot dal video di starbuster:
screenshot dal video di angel of my dreams:
mentre nell’ultimo paio di mesi cercavo di capire quale porta di starbuster mi sarebbe piaciuto aprire, una versione live del brano uscita questa settimana per bbc 6 music mi ha convinto che un bel modo per analizzare questo atteso ritorno del gruppo irlandese ha a che fare con i vestiti. perché è la prima volta che i fontaines d.c. guardano alla moda come un linguaggio creativo da affiancare alla musica, puntando su un’estetica molto esagerata che è riuscita a spiazzare il pubblico e attirare l’attenzione in vista del nuovo album. usando come spunto il video live di starbuster - e con in mente altre apparizioni recenti in cui la band ha mantenuto una certa coerenza di stile - ho pensato di organizzare questo ipotetico armadio dei fontaines d.c. in tre categorie.
cyber y2k
l’estetica che ha caratterizzato la fine dei novanta e l’inizio dei duemila. un calderone di trainspotting e colori acidissimi, band nu-metal, retro-futurismo e big beat. c’entra una vecchia passione di chatten per i korn e un interesse recente per artisti come shygirl e sega bodega, la cui musica, come ha spiegato in un’intervista a crack magazine, gli evoca “un sentimento metà umano, metà macchina, ma che ha pur sempre un cuore pulsante”. (tipo quello nella copertina di “romance”?). in questa sezione, oltre alla tuta verde del personaggio di starbuster, ci troviamo le magliette un po’ trash da metallaro, come quella indossata dal cantante nel video live.
irish touch
anche se il nuovo album avrà poco a che vedere con l’irlanda, il legame tra i fontaines d.c. (che sta pur sempre per dublin city) e la loro terra rimane fortissimo, anche dal punto di vista dello stile. oltre al kilt (irlandese) indossato da chatten da jimmy fallon - opera della stilista (irlandese) simone rocha - nel set live per bbc 6 music il chitarrista conor curley ci regala una chicca niente male: un maglioncino pellador football club, fashion brand di limerick che realizza capi d’abbigliamento con riferimenti all’irlanda e al calcio (peileadóir in irlandese significa calciatore). il maglioncino di curley (già sold out) è per esempio ispirato all’inter e ha il simbolo di un triskelion celtico sul retro.
adidas d.c.
a proposito di simboli irlandesi e marchi sportivi: qual è il simbolo dell’irlanda? il trifoglio. qual è uno dei simboli dell’adidas? il trifoglio. non so se i fontaines d.c. sono in fissa con il brand delle tre strisce anche per questo motivo, ma fatto sta che il gruppo non perde un’occasione per indossare un capo del marchio tedesco. il video live per bbc 6 music non fa eccezione. a spiccare in questo caso sono i pantaloni adicolor 70s di deego, il bassista, ispirati proprio agli anni in cui fu introdotto il design del trefoil, che infatti è usato come motivo ricorrente della tuta. una menzione speciale va in ogni caso a carlos o’ connell: il giorno dopo la sconfitta dell’inghilterra alla finale degli europei, il chitarrista (qui al synth) metà irlandese e metà spagnolo non ha resistito alla tentazione di indossare per un video della bbc una bellissima maglia adidas della nazionale spagnola del 1996. anno in cui - e qui chiudiamo il cerchio e anche l’armadio dei fontaines d.c. - esce nelle sale trainspotting. stop.
telegrammy è grandi dischi raccontati con testi piccolissimi. musica e parole selezionate con cura. telegrammy non è sui social. se sei qui è grazie (ai tuoi gusti musicali pazzeschi e) al passaparola. per inviare i telegrammy a chi vuoi bene inoltra questa mail o manda questo link. stop.
Mi hai indotto il bisogno del maglioncino Pellador, non ti perdonerò mai