screenshot dal video di geronimo blues
telegatty è grandi videoclip e testi piccolissimi. il gran premio galà della tv di youtube assegnato da telegrammy. ogni riferimento a statuette feline e concorsi anni ottanta è puramente casuale.
lo speakers’ corner è, come suggerisce il nome, un’area all’aperto in cui si può dibattere liberamente di qualsiasi cosa. chiunque abbia voglia di iniziare un discorso, un’orazione o di esprimere un’opinione va lì e lo fa. uno dei più noti posti del genere è all’hyde park di londra, vicino a marble arch, dove un tempo sorgeva il tristemente famoso patibolo di tyburn. ai disgraziati che venivano condannati a morte, veniva data la possibilità di fare un ultimo discorso, di fronte a una folla pagante. quando poi si decise di spostare le esecuzioni nella prigione di newgate, la tradizione di parlare in pubblico rimase.
allo speakers’ corner di hyde park ci è passato un po’ chiunque: da gente comune, politici e complottisti fino a karl marx, william morris e george orwell. allo speakers’ corner del brixton jamm, serata di spoken word e hip hop organizzata dal 2006, ci è passata invece mezza south london, da artisti di nicchia fino a nomi come sampha, shabaka hutchings e la premiata ditta tirzah e mica levi.
diciasette anni dopo il primo open mic, gli speakers corner quartet - la house band che accompagna da sempre l’ormai leggendaria serata - hanno pubblicato il loro disco d’esordio, accompagnati da molti di quegli ospiti che hanno fatto la storia dell’evento, incluso i nomi citati più su.
valeva la pena aspettare diciasette anni già solo per il video live di geronimo blues, con kae tempest al buio su un palco che recita un poema da pelle d’oca: una storia d’amore, di rabbia e di fine del mondo. o forse una lettura lucidissima del presente.
subito dopo aver visto la clip, mi è tornato in un mente questo bell’articolo di elena crocicchia per il tascabile in cui si spiega che per italo calvino la traduzione è un’occasione per capire davvero un testo letterario. io geronimo blues la volevo capire bene, di calvino mi fido parecchio e online si trova solo il testo in inglese, quindi ho deciso di fare un tentativo. siccome il brano è lunghetto e qui siamo già ai limiti del testo piccolissimo, se ti va di leggere la traduzione scrivimi a hellotelegrammy@gmail.com o rispondi a questa email e te la mando con piacere. stop.
telegrammy è grandi dischi raccontati con testi piccolissimi. musica e parole selezionate con cura. telegrammy non è sui social. se sei qui è grazie (ai tuoi gusti musicali pazzeschi e) al passaparola. per inviare i telegrammy a chi vuoi bene inoltra questa mail o manda questo link. stop.