foto: cover di splash di colapesce, dimartino (fotografia di piero percoco e grafica di valerio bulla)
il nuovo anno, la prima newsletter del 2025, la musica che verrà, la next big thing, l’atteso debutto dell’esordiente già noto, l’attesissimo ritorno del non-più-così-esordiente già noto, il terzo album è il più difficile si sa, il quarto è uguale a quello prima potevano pure risparmiarselo, un singolo a settimana mi raccomando, un telegrammy a settimana mi raccomando, un disco all’anno è poco e due sono troppi, oh so’ cinque sette dieci anni che questi non cacciano fuori roba nuova ma ti pare? pubblica alle 12 e 12 minuti del 12/12 e vedrai che growth, che engagement, che click-through rate, 30-day open rate, 30 seconds to mars. c’è un conto alla rovescia per ogni settimana/confuso tra il rumore delle metro affollate, ma che metro, ma che metro, meglio soli a piedi con le cuffie bluetooth per non sentire il peso delle aspettative mentre recupero il bellissimo ep di nourished by time.
(pausa)
ho iniziato l’anno pensando a tre dischi diversissimi tra loro, che hanno in comune il fatto di non essere ancora usciti. sto provando ad aspettarli senza troppe aspettative, ma con una buona dose di curiosità. come per il 2025. stop.
“you are the morning” di jasmine.4.t esce il 17 gennaio e l’hanno prodotto le boygenius. che è tipo quando un amico fidato ti consiglia un disco “perché credimi ti piacerà” e tu ascolti la prima canzone e ti emozioni parecchio, un po’ per la musica, un po’ per l’amico che ti conosce così bene.
il debutto per la xl recordings di jim legxacy ha un titolo - “black british music (2024)” - due singoli estratti, un sito pazzesco ispirato all’estetica del blackberry e nessuna data d’uscita. l’ossessione per i beat ossessivi di aggressive dovrebbe ossessionarmi non poco riguardo l’uscita di questo disco. poi succede che la miscela caotica del producer londinese si sposa magnificamente con la sua voce celestiale, infondendoti una tranquillità di base che ti spinge solo a ripremere play e prendersela così come viene, senza troppi pensieri.
non ho capito bene né come si chiama né quando esce il primo album di tokischa (pare a inizio 2025), ma ho capito che mi interessa parecchio. se parole come perreo e reggaeton ti generano dolore fisico, dubito che la chiacchieratissima artista dominicana ti farà cambiare idea. per quanto mi riguarda, dopo aver scoperto il suo timbro abbastanza inconfondibile nel feat con rosalía e in un tiny desk ai limiti del meme, mi sono incuriosito parecchio e l’ho seguita con costanza. l’azzeccata collaborazione con sevdaliza, il singolone (e video) con arca e l’ultima anticipazione con nathy peluso mi hanno fatto pensare che magari ci sarà da divertirsi con tokischa quest’anno e che potrebbe avere tutte le carte in regola per scuotere la latin music con un pizzico di bizzarria.
telegrammy è grandi dischi raccontati con testi piccolissimi. musica e parole selezionate con cura. telegrammy non è sui social. se sei qui è grazie (ai tuoi gusti musicali pazzeschi e) al passaparola. per inviare i telegrammy a chi vuoi bene inoltra questa mail o manda questo link. stop.
Due post di inizio anno con una foto di spiaggia: Pucci e ‘grammy gemelli del gol