foto: copertina di “no” dei tomato flower via bandcamp
ai fan piace anche è più o meno la versione boomer dell’algoritmo di spotify e compagni. esatto, un consiglio. funziona così: suggerisco degli artisti emergenti che mi piacciono e li affianco ad artisti meno emergenti che mi piacciono. io ne scelgo due e uno lo sceglie la redazione di FRIDAY., un bel podcast che parla di musica nuova. stop.
ai fan piace anche/10
è quello di ariana grande il vero breakup album del momento? la risposta è tutta nel titolo del nuovo disco dei tomato flower. “no” raccoglie i cocci della relazione tra austyn wohlers e jamison murphy, entrambi sia alla voce che alla chitarra, in una manciata di canzoni brevissime, tenute insieme dalle ritmiche nervose dei palm e un talento per le melodie spigolose à la horsegirl. saint, con la voce quasi rarefatta di lei, e destroyer, la risposta sgolata di lui, aprono il disco, spaccano il cuore e per me è già un grande, grandissimo sì.
mi sembrava giusto controbilanciare le pene d’amore dei tomato flower con il primo, zuccherosissimo singolo di veravega. di lei non so davvero nulla e non ricordo nemmeno su che radio l’ho scoperta di recente. so solo che tu nombre suona come una gran bella love song di una volta rifatta da boy pablo e cuco.
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ricordo di aver letto che lo scrittore roberto bolaño scelse per suo figlio il nome lautaro in onore ad un capo mapuche, e come quella scelta, per un cileno, avesse una connotazione politica. mi sfugge invece il motivo per cui enrico lanza abbia scelto questo moniker per il suo progetto musicale. tutto inizia una quindicina di anni fa nella sua catania, anni in cui lorenzo urciullo non era ancora colapesce, ma suonava nei mai dimenticati albanopower, e fu proprio lui a produrre il primo disco di mapuche. per il suo ultimo disco, “non chiamarli mostri”, folk lo-fi e sprechgesang arrabbiato sarebbero le keyword per una catalogazione veloce. dagli esordi ad oggi si sente una maturazione tecnica, soprattutto in ciò che fa da sfondo ai micro-racconti che costituiscono ognuna delle tracce.
telegrammy è grandi dischi raccontati con testi piccolissimi. musica e parole selezionate con cura. telegrammy non è sui social. se sei qui è grazie (ai tuoi gusti musicali pazzeschi e) al passaparola. per inviare i telegrammy a chi vuoi bene inoltra questa mail o manda questo link. stop.